Una
fredda calda sera |
A volte
capita che negli angoli più nascosti, sperduti di un vecchio
armadio, di un vecchio cassetto trovi cose che sapevi di avere, ma che
da tanto, troppo tempo non vedevi e così ti trovai lì,
un po’ impolverato, traboccante di fotografie che addirittura
fuoriuscivano dalle tue pagine, perché a quell’epoca tutte
le foto venivano stampate, tenute, tenute come se si avesse in mano
la cosa più preziosa e fragile del mondo, tenute lievemente con
le punta delle dita per non lasciare le proprie impronte su di esse,
dando così ad ogni foto un valore immenso, un valore che ora
si è un po’ perso.
E così per caso, senza nessun motivo apparente, in una fredda serata invernale mi trovai seduto a terra a sfogliare quel vecchio album di foto di un passato reso immortale, con quella curiosità di riscoprire cose passate, cose lontane. Con gli occhi spalancati cominciai a sfogliarlo lentamente, rividi persone che ormai non vedo e sento da molti anni, rividi persone che purtroppo non ci sono più, momenti, posti, luoghi ormai lontani, fuori dal tempo. Su alcune foto l’occhio diventò lucido, su altre ci scappò un sorriso, su altre ancora rimasi bloccato rimanendo lì a fissarle per dei minuti e su altre mi soffermai solo pochi secondi. A volte, quando capita, è bello ricordare, è bello sapere che certe cose sono sempre lì racchiuse in un vecchio album che risveglia ricordi lontani e anche se un po’ impolverati, basta poco per farli tornare nitidi. Finii di sfogliare l’album dopo un paio d’ore, ore bellissime, intense, piene di emozioni, di sensazioni, di ricordi belli e tristi, di qualche lacrima, ore che fanno parte della vita, della mia vita. Lo rimisi in un angolo sapendo che in futuro lo avrei ritrovato per farmi rivivere le stesse emozioni, forse anche di più. A volte negli angoli più remoti ritrovi te stesso, un te stesso che non ricordavi, anche se sempre lì e da lì puoi ripartire con una marcia in più sentendoti meno solo. A volte basta una fredda sera per scaldarti il cuore. Tomma ‘09
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